Sentiment, Action, and Utility: Vilfredo Pareto’s Sociologia in Relation to Adam Smith’s The Theory of Moral Sentiments

Vilfredo Pareto teneva in grande considerazione Adam Smith per il suo contributo all’economia politica; tuttavia, nel suo Trattato di Sociologia Generale, non c’è alcun riferimento alla Teoria dei sentimenti morali di Smith. In questo saggio mettiamo a confronto queste due grandi opere sul rapporto tra sentimenti, azione e utilità. Affermiamo che, sebbene esista una compatibilità di base tra la concezione di Pareto dell’azione non logica nella Sociologia e la distinzione di Smith nella TMS tra sentimenti regolari e irregolari, i due pensatori hanno indagato queste concezioni e distinzioni da prospettive molto diverse, a volte incoerenti. Dimostriamo inoltre che, senza adottare la denominazione del famoso “spettatore imparziale” che Smith introdusse nel TMS per fornire un giudizio sul ragionamento morale, Pareto impiegò effettivamente il giudizio di uno spettatore imparziale quando caratterizzò la conoscenza “oggettiva” e la logica o meno dell’azione; così come quando chiuse la sua teoria dell’“utilità sociale”. Infine, proponiamo alcune ragioni per cui c’è stato un notevole dibattito sulla presunta incoerenza tra l’economia politica di Smith e il suo studio filosofico dei sentimenti, ma non c’è stato un dibattito simile in relazione all’economia politica di Pareto e al suo studio sociologico dei sentimenti.